Studia Comica 10 F. Favi, Epicarmo e pseudo-Epicarmo (frr. 240-297)
Epicarmo (ca. 530–440 a.C.) è il primo poeta comico della letteratura greca a noi noto. L’influenza della sua opera nel mondo antico non fu però limitata al solo ambito drammatico. Per via della presenza di temi morali, discussioni linguistiche e parodia filosofica all’interno delle sue commedie, dopo la sua morte a Epicarmo fu attribuita un’effettiva competenza in tali ambiti, con la conseguenza che un numero di sentenze e di trattati in versi di argomento morale, filosofico e scientifico, noti come scritti pseudo-epicarmei, furono redatti da altri autori allo scopo di dare corpo e mettere in circolazione le dottrine che si facevano risalire a Epicarmo. In questo volume vengono raccolti e discussi i riscontri per la presenza di argomenti seri offerti dai frammenti delle commedie di Epicarmo, quindi si fornisce uno studio analitico dei frammenti degli scritti pseudo-epicarmei e dei frammenti ex Alcimo; di questi ultimi si accoglie l’interpretazione quali esempi di parodia filosofica autenticamente epicarmei. Tutti questi materiali sono presentati con un testo rivisto criticamente e con un dettagliato commento filologico ed esegetico.