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Gastvortrag von Prof. I. Buttitta: "In corsa per i santi"

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  • Gastvortrag
Wann 18.07.2018
von 16:00 bis 18:00
Wo KG I HS 1132
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In corsa per i santi. Performances coreutiche e affermazioni virili nella Settimana Santa siciliana

 
Nel corso di diverse celebrazioni religiose che scandiscono il calendario cerimoniale siciliano, particolarmente per la domenica di Pasqua, è possibile osservare delle particolari modalità di trasporto dei fercoli recanti i santi simulacri. Questi sono fatti correre e danzare sia per le strade dei centri abitati sia, in certi casi, all’interno degli edifici religiosi, sempre accompagnati da musiche incalzanti. Nel loro insieme, queste peculiari processioni, sono denominate rigattiati/riattiati, termine dialettale generalmente riferito all’it. regata/regatata, ossia “gara, competizione”.
 
In effetti, al di là di ogni etimologia, la riattiata si presenta, su più livelli, come una azione di carattere agonale:
1) sono due o più i fercoli (di diversi santi) recati in processione nell’ambito di una stessa festa;
2) le loro evoluzioni sono sottoposte al giudizio della comunità (talvolta con l’assegnazione di un premio);
3) tra i singoli portatori di ciascun fercolo si assiste a una gara di forza e di abilità nel sostenerlo e condurlo, cioè il desiderio di eccellere sopravanzando in bravura i propri stessi compagni.
 
D’altronde i portatori sono tradizionalmente giovani scapoli che, in questa circostanza pubblica e religiosamente connotata, sono chiamati a dar prova delle loro attitudini virili. Il desiderio dei singoli portatori di eccellere sui propri compagni, tuttavia, non può e non deve superare certi limiti, essendo lo scopo ultimo dell’esibizione quello di “vincere” sui portatori dei fercoli antagonisti. Bisogna, quindi, che tra i giovani portatori di un singolo fercolo vi sia il necessario coordinamento e che essi possiedano la capacità di muoversi come un “unico corpo”. Ecco che nell’azione rituale si riproducono, su un diverso livello, comportamenti e valori propri delle attività ergologiche collettive (p. es. la mietitura) ma anche di quelle belliche, richiamando le modalità di combattimento della schiera oplitica.
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